Capelli: colore sempre vivo


I capelli possono conservare lucidità e morbidezza anche dopo un trattamento “aggressivo” come la tintura. Sono davvero tante le donne che ricorrono alla colorazione dei capelli, chi per coprire qualche filo bianco, chi semplicemente per cambiare aspetto e sentirsi un po’ diversa. La tintura genera una modificazione dei pigmenti, cioè di quelle sostanze che, presenti naturalmente nei capelli, ne determinano il loro caratteristico colore. Si tratta di una variazione che, di per sé, non produce danni né alla chioma né alla cute, ma che comunque può creare degli inconvenienti qualora la tinta prescelta non si adatti bene al viso oppure sia troppo forte e quindi chiaramente innaturale. Ecco perché è importante rivolgersi a un parrucchiere esperto e scrupoloso a lui spetta il compito di fare una colorazione bella e “indovinata”, ma il compito di farla durare a lungo e al meglio aspetta a ogni singola donna. Vediamo come.

Tonalità adatte al viso
Dal punto di vista estetico, il parrucchiere deve trovare il giusto equilibrio tra la carnagione e il tipo di capigliatura della cliente e le sue richieste di colore. Ad esempio, nel caso di capelli ricci medio-lunghi, i rossi e i neri “sparati” tendono a involgarire l’insieme. Nella scelta del colore la naturalezza è sempre vincente, perché mantiene l’armonia con i toni del viso e, più in generale, con la propria personalità. In quanto alle sopracciglia, e preferibile lasciarle al naturale, indipendentemente dalla tinta scelta per i capelli.

Attenzione al fon
  • Non tutti i colori hanno la stessa tenuta. I più evidenti, come i rossi, tendono a mantenere meno a lungo la lucentezza e l’intensità iniziali. Per ovviare a questo inconveniente esistono delle schiume ravvivanti, che si possono fare a casa o dal parrucchiere.
  • La tintura sbiadisce e i capelli si inaridiscono se si usa il fon “a secco” (per aggiustare la piega). Meglio allora inumidire prima un po’ i capelli.
  • La permanente sui capelli tinti non presenta controindicazioni, purché venga fatta a una distanza di almeno quindici-venti giorni dal trattamento di colorazione.


Una maschera ogni due lavaggi
  1. Il prodotto con cui si esegua la tintura presentano nella loro composizione delle sostanze ossidanti, che tendono a sfibrare e a impoverire la guaina protettiva che riveste naturalmente il capello. Per questa ragione chi si è sottoposta a un trattamento di colorazione, dovrebbe evitare di seccare ulteriormente il fusto con degli shampoo troppo aggressivi. È bene allora che si indirizzi verso prodotti neutri molto delicati o ad effetto rivitalizzanti.
  2. Per limitare l’azione disseccante del fon si consiglia di usarlo con il diffusore, che distribuisce meglio il colore. Per la messa in piega è bene ricorrere il meno possibile a prodotti fissanti forti: meglio usare quelli specifici per capelli tinti, che hanno una formula più delicata.
  3. A settimane alterne è necessario completare il lavaggio con una maschera nutriente e ristrutturante. Il prodotto si applica sui capelli umidi e si lascia agire per circa 10-15 minuti, sotto un asciugamano di spugna annodato a turbante. Il calore farà sprigionare al meglio le sostanze nutritive e i capelli diventeranno più morbidi ed elastici.


Riflessi più intensi
Le colorazioni “fai da te”. Via libera, senza rischi di nessun tipo, per i riflessanti e per le tinture temporanee che scompaiono dopo qualche lavaggio. Ottimo sono anche quei prodotti che potenziano e mantengono più a lungo il trattamento del parrucchiere. Esistono una gamma di shampoo specifici, che oltre a lavare con dolcezza, sottolineano i riflessi della colorazione. Disponibili in varie tonalità, lasciati in posa per qualche minuto, rilasciano nel fusto le sostanze pigmentati e la chioma ritrova un colore più lucido e intenso.