L’educazione ateniese

Il concetto di educazione ad Atene ha un significato più ambio rispetto a quello spartano, proprio perché riguarda la formazione civile in senso ambio più tosto che solo quella del cittadino guerriero, per cui qui il concetto di Aretè assume un significato strettamente civile. La pedagogia ad Atene risente della politica di questa città stato che non si basa come a Sparta sulla guerra e sul controllo del territorio. La preparazione del cittadino inizia al settimo anno di vita: prima il fanciullo viene affidato alle cure della famiglia e al settimo anno solo i maschi iniziano il curricolo educativo perché le donne non godono di alcun diritto politico e perciò per loro è sufficiente l’educazione famigliare. Il bambino viene eseguito dal pedagogico che è uno schiavo fedele che lo conduce a scuola. L’obbiettivo dell’educazione ateniese può essere riassunto nell’espressione (essere bello e buono): l’uomo perfetto è fisicamente bello ed è moralmente buono. Le motorie importanti ad Atene sono soprattutto la musica e la ginnastica; ma prima ancora della musica è opportuno conoscere la lettura, la scrittura e il calcolo.

Vi sono ad Atene tre istruttori che svolgono il loro insegnamento in scuole private a pagamento e sono il grammatistes che insegna a leggere e a scrivere e i rudimenti della aritmetica; kitharistes che insegna a suonare la cetra e a cantare i versi e il balodriles insegnante di educazione fisica.

L’educazione ateniese da un punto di vista curriculare non è particolarmente differente da quella spartana, ma la differenza riguarda la finalità educativa nel senso che mentre ad Atene si aveva come punto di riferimento la formazione di una virtù politica che rendesse l’uomo capace di assumere un ruolo pubblico, a Sparta l’educazione era diretta a formare la virtù guerriera. Inoltre ad Atene si tendeva a far raggiungere soprattutto a traverso lo studio della musica l’armonia dell’anima e si aveva molto riguardo alla cura del corpo alla bellezza e alla grazia del movimento. L’educazione ateniese si fonda su un modello di formazione liberale e il lavoro veniva considerato l’occupazione inferiore, perché tutto si basava sull’idea aristocratico della schole da cui deriverà scuola intesa come tempo da dedicare esclusivamente all’autoeducazione.

Dunque il percorso educativo ateniese è soprattutto per appartenenti ricca più tosto che coloro che si guadagnano da vivere come contadini o artigiani.                  


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