Bajo DJ e la sua esperienza Italo Disco


Mi avvicinai alla consolle da ragazzino, avevo 13 anni ed era l'autunno del 1983. Un amico e collega di mio padre aprì una discoteca che divenne molto famosa e frequentata qui' in zona (Fantasy Disco). L'italo disco era in piena deflagrazione!! Nei quattro anni successivi nelle discoteche italiane ed europee si suonavano dischi di produzione italiana. Io dal 1983, al 1987 praticamente in discoteca ci dormivo!

Il DJ del Fantasy mi prese in simpatia e divenne successivamente il mio maestro, io gli rimettevo a posto i dischi che lui suonava, ed ebbi così modo di avere tra le mani moltissimi dischi e conoscere molti brani. Tuttavia anche io oggi mi trovo sorpreso a scoprire pezzi che all'epoca non avevo mai sentito, questo perché la produzione italiana di brani dance negli anni 80 raggiunse numeri incredibili. Si arrivavano a produrre anche 50-60 dischi (non copie, ma brani) al giorno! Fu un fenomeno commerciale e culturale veramente incredibile. L'italo disco piaceva (e piace) per la sua composizione semplice e melodica, da molti snobbata all'epoca e soprattutto oggi, proprio per questo motivo! Negli anni 80 ci fu il boom di sintetizzatori e batterie elettroniche, che sono i principali strumenti con cui viene composta la italo disco, fu così che chi aveva un po' di dimestichezza con questi strumenti e altrettanta fantasia cominciò a comporre i primi brani. Secondo me furono musicalmente influenzati, all'inizio,  dall'high energy, fenomeno musicale lanciato dal mitico Bobby Orlando (Bobby 'O), anche lui produttore e compositore. L'high energy ha alcune similitudini con l'italo disco, anch'esso e' un genere musicale molto melodico, molto cantato, e fatto di sintetizzatori, però ha un bpm (tempo) più accelerato. Il genere iniziò il suo declino verso la metà del 1987, tuttavia ancora qualche buon brano riusciva a riempire le piste, ma da quell'autunno, con l'avvento di "pump up the volume" dei MARSS, prese campo l'house music, e il 1988 sancì definitivamente la fine della italo disco. Certo, ci furono ancora vampate e colpi di coda del genere (ricordo Spagna con "every girl and boy", e "I wanna be your wife"), ma di fatto nelle discoteche si ballava altro, sempre sintetizzatori e batterie elettroniche, ma melodie ariose e testi cantati, lasciavano il posto a campionamenti vari e riff di sax, chitarre, scratch campionati...ecc...ecc.... Decisamente molto più triste. 

Io sono un grande appassionato del genere, sia perché la mia "carriera" e formazione come DJ e' iniziata con quella musica, sia per un discorso nostalgico, in quanto da ragazzino ho trascorso i miei anni più belli.

Ringrazio Pierluigi Bajo Spadoni per aver raccontato la sua bellissima esperienza.



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