Piaget: Lo Sviluppo Del Bambino

La psicologia di Piaget

La psicologia di Piaget può essere definita “genetica” perché descrive gli studi fondamentali dello sviluppo intellettivo e nello stesso tempo si defluisce (epistemologica), perché ha scopo di individuare le condizioni che consentono alla mente di organizzare la realtà esterna da un punto di vista cognitivo. Piaget utilizza diversi metodi come ad esempio: quello dell’osservazione sistematica della attività spontanea del bambino soprattutto attraverso il gioco o quello fondato su esperimenti che invece di svolgersi in laboratorio si sviluppano nell’ambiente da vita del bambino. A questi metodi Piaget aggiunge il metodo clinico che consente in una particolare applicazione del metodo sperimentale, che prevede l’impegno del dialogo e di materiale che offre l’attenzione del bambino e che è facilmente manipolabili (plastilina, recipienti, martellini, bamboline ecc …), tutti questi sono affetti che suscitano interesse e consentono di capire intermini concreti e semplici concetti che invece richiederebbero da parte del ricercatore nozioni verbali e inadatte alla mente di un bambino. L’utilizzo di questo materiale deve essere rapportato alle diverse fasi evolutive proprio perché, secondo la psicologia di Piaget nei bambini esiste un intelligenza che si evolve qualitativamente nel corso dell’età. Più precisamente egli precisa che l’intelligenza non è altro che una forma di adattamento dell’uomo all’ambiente e si trasforma durante la fase evolutiva dell’individuo, per cui esistono forme di differenza tra la fase iniziali del processo educativo e quello finale: secondo Piaget il bambino è adulto rappresentano rispettivamente le fase iniziale e la fase finale di un processo di sviluppo. 

Gli stadi dello sviluppo dell’intelligenza
 Secondo l’ontogenesi dello sviluppo mentale Piaget individua sei grandi stadi:

  1. Stadi dei riflessi, cioè delle prime tendenze istintivi e delle  prime emozioni.
  2. Stadi delle prime abitudini motorie e dei primi sentimenti differenziati.
  3. Stadi della intelligenza senso motorio anteriore al linguaggio: questi primi tre stadi dello sviluppo  mentale si susseguono in ordino cronologico dalla nascita fino ai 18 mesi di vita e precedono la comparsa del pensiero propriamente detto.
  4. Stadio dell’intelligenza intuitiva fra i 2 e i 7 anni, caratterizzato dai rapporti sociali di subordinazione all’adulto;
  5. Stadi delle operazioni intellettuali concrete tra i 7 e gli 11 anni, caratterizzato da sentimenti morali e sociali di cooperazione;
  6. Stadi delle operazioni intellettuali astratte, e la fase della adolescenza in cui si forma la personalità e si inizia l’inserimento nel mondo.


Secondo Piaget lo sviluppo dell’individuo è fatto di passaggi che si susseguono da uno stadio a l’altro; ogni stadio evolve da quello precedente e la sequenza degli stadi è sempre la stessa; invece può variare la durata dei diversi stadi da  un individuo a l’altro. Il passaggio da un stadio a l’altro avviene per opera di due processi psicologici cioè l’assimilazione e l’accomodamento: l’assimilazione consente di memorizzare esperienze nuove, mentre l’accomodamento consente di modificare i propri schemi di riferimento.

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